Tempo di lettura stimato: 2'
Amnesty International ha chiesto alle autorità iraniane di rilasciare le 33 donne, appartenenti al gruppo delle ‘Madri in lutto’, che erano state aggredite e arrestate durante una veglia pacifica, tenutasi nel parco Laleh di Teheran sabato 9 gennaio. L’organizzazione per i diritti umani teme per le condizioni di salute di nove donne che sono malate.
Secondo quanto riportato dagli organi di stampa, molte delle donne sono state aggredite e 10 sono state condotte in ospedale. La Campagna internazionale per i diritti umani in Iran ha reso noto che, dopo l’arresto, diversi manifestanti si sono radunati all’esterno della prigione di Vozara e hanno gridato slogan in favore delle donne detenute. La manifestazione ha portato al blocco quasi totale della circolazione nella zona. Sembra che le forze di sicurezza abbiano attaccato e disperso con la violenza la folla. Due persone che passavano in macchina e hanno fotografato la protesta sono state arrestate e portate nel centro di detenzione.
Le ‘Madri in lutto’ si riuniscono in silenzio per un’ora ogni sabato, vicino al luogo e nell’orario in cui Neda Agha-Soltan venne uccisa il 20 giugno 2009.
Non è la prima volta che le esponenti delle ‘Madri in lutto’ vengono tratte in arresto. Oltre 29 donne sono state arrestate il 5 dicembre scorso e poi rilasciate due giorni dopo.