Iran: messa a morte donna accusata di aver ucciso il marito sposato a 15 anni

2 Ottobre 2018

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Zeinab Sekaanvand, una curda iraniana di 24 anni, è stata messa a morte nella città di Urmia all’alba del 2 ottobre. Era stata arrestata nel 2011, appena diciassettenne, per l’omicidio del marito che era stata costretta a sposare all’età di 15 anni.

Non solo Zeinab era minorenne al momento del reato, ma il suo processo era stato gravemente irregolare. Aveva avuto assistenza legale solo nelle fasi finali del procedimento, nel 2014, quando aveva ritrattato la confessione, resa a suo dire dopo che agenti di polizia l’avevano picchiata su ogni parte del corpo.

Il 29 settembre la donna era stata trasferita nel reparto ospedaliero della prigione di Urmia per essere sottoposta a un test di gravidanza, risultato negativo il giorno dopo. Di conseguenza, la direzione della prigione aveva contattato la famiglia per segnalare che l’ultima visita era stata fissata per il 1° ottobre. Qui, i suoi parenti avevano appreso che l’esecuzione sarebbe avvenuta il giorno dopo.

L’Iran è rimasto l’unico paese al mondo a mettere a morte minorenni al momento del reato. Dal 2005 vi sono state circa 90 esecuzioni del genere, di cui almeno cinque nel 2018.

Nei bracci della morte del paese restano in attesa dell’esecuzione almeno altri 80 minorenni al momento del reato.

FINE DEL COMUNICATO

Roma, 2 ottobre 2018

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