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Amnesty International ha chiesto un’indagine indipendente in relazione alle notizie dell’uccisione di due persone, del ferimento e dell’arresto di decine di altri manifestanti che il 14 febbraio, a Teheran e in altre città, esprimevano il loro sostegno alle proteste in Egitto e Tunisia.
Testimoni oculari hanno riferito ad Amnesty International che decine di persone sono state ferite quando è scoppiata la violenza dopo che membri delle forze di sicurezza in borghese avevano affrontato i manifestanti in piazza Towhid.
‘Le autorità iraniane non sono riuscite a consentire a un grande manifestazione pacifica di andare avanti‘- ha affermato Philip Luter, vicedirettore del Programma Medio Oriente e il Nord Africa di Amnesty International.
‘Devono indagare in modo imparziale sulle violenze e portare davanti alla giustizia chiunque sia ritenuto responsabile‘.
Secondo un altro testimone, sarebbero stati uditi colpi di arma da fuoco provenire da zone vicino a piazza Towhid, dove c’erano le forze di sicurezza. Almeno tre persone sarebbero state colpite da proiettili. Lo stesso testimone ha anche descritto come personale di sicurezza in borghese abbia ripetutamente colpito dei manifestanti con manganelli dopo averli circondati.
Un parlamentare iraniano ha detto che almeno uno dei due manifestanti uccisi il 14 febbraio era stato colpito da arma da fuoco.
‘Questi eventi mettono in evidenza la necessità che le autorità iraniane consentano un esame indipendente sulla situazione dei diritti umani nel paese’ – ha dichiarato Philip Luther. ‘Come primo passo, l’Iran dovrebbe consentire le visite degli esperti sui diritti umani delle Nazioni Unite, soprattutto del Relatore speciale sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie e arbitrarie‘.
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