Iran: nuovi pericoli per le vittime di stupri e altre forme di tortura

10 Settembre 2009

Tempo di lettura stimato: 4'

Iran: Amnesty International segnala nuovi pericoli per le vittime di stupri e altre forme di tortura

CS114: 10/09/2009

 La Segretaria generale di Amnesty International, Irene Khan, si è rivolta oggi alla Guida suprema iraniana per chiedere garanzie sull’incolumità delle vittime di tortura e l’avvio di processi nei confronti dei responsabili di questi abusi. L’organizzazione per i diritti umani teme infatti che le persone sottoposte a stupri e ad altre forme di tortura nelle settimane scorse siano di nuovo in pericolo, a seguito del sequestro di documenti relativi ai trattamenti da esse subiti.
 
Le autorità iraniane sembrano più interessate a scoprire l’identità delle persone che hanno denunciato di essere state torturate che a indagare per individuare e sottoporre a processo i responsabili‘ – ha dichiarato Khan.
 
Lunedì 7 settembre, le forze di sicurezza hanno devastato e chiuso gli uffici del comitato istituito dall’ex candidato alle presidenziali Mehdi Karroubi, per raccogliere denunce sulle torture subite dai detenuti arrestati per aver preso parte alle manifestazioni dei mesi scorsi. Il comitato, appoggiato anche dall’altro candidato alle presidenziali, Mir Hossein Mousavi, aveva accusato le forze di sicurezza di aver stuprato e sottoposto ad altre torture i prigionieri. 
 
Il giorno dopo è stata la volta degli uffici dell’Associazione per la difesa dei diritti dei prigionieri, fondata dall’attivista per i diritti umani Emaddedin Baghi, che a sua volta aveva raccolto informazioni sulle torture e le aveva inoltrate al comitato parlamentare incaricato di indagare su quegli abusi.
 
La documentazione sequestrata contiene dati personali che potrebbero mettere in grado l’autorità giudiziaria di identificare gli autori delle denunce di tortura, i quali sono dunque in grave pericolo di subire ritorsioni.
 
Sempre martedì 8, sono stati arrestati Alireza Beheshti e Morteza Alviri, due consulenti di Mousavi e Karroubi. Stessa sorte ha subito Mohammad Davari, direttore del portale d’informazione ‘Saham News’, la testata on line di Etemad e-Melli, il partito di Karroubi. Gli uffici del sito e dello stesso ex candidato sono stati a loro volta chiusi.
 
La Guida suprema deve intervenire per assicurare che non ci sia alcuna copertura per i responsabili delle violazioni dei diritti umani commesse contro coloro che hanno contestato i risultati delle elezioni del 12 giugno. In particolare, la Guida suprema deve garantire che le vittime di stupro e di altre forme tortura siano protette contro le ritorsioni dei loro torturatori‘ – ha affermato Khan.
 
Amnesty International continua a sollecitare la Guida suprema a invitare in Iran esperti internazionali come il Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura e quello sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie e arbitrarie, per svolgere un’inchiesta indipendente sulle violazioni dei diritti umani successive al 12 giugno.  

FINE DEL COMUNICATO                                                                           Roma, 10 settembre 2009
 
Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia – Ufficio stampa
Tel.  06 4490224 – cell.348-6974361, e-mail press@amnesty.it

Firma gli appelli per i diritti umani in Iran