Iran: violento arresto di Shadi Sadr

16 Luglio 2009

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Iran: violento arresto di Shadi Sadr, avvocatessa e attivista per i diritti umani delle donne

(17 luglio 2009)

 Amnesty International teme l’intensificarsi dell’ondata di arresti di attivisti della società civile in Iran, dopo quello di Shadi Sadr, avvocato e attivista per i diritti umani, arrestata a Teheran la mattina 17 luglio, mentre si recava alla preghiera del venerdì.
 
Shadi Sadr stava percorrendo una strada affollata insieme a un gruppo di attivisti per i diritti umani delle donne, quando alcuni uomini non identificati e in borghese l’hanno spinta in una macchina; nel tentativo di resistere, ha perso il velo e il soprabito. Dopo essere riuscita a scappare per pochi istanti, l’hanno catturata di nuovo e, dopo averla colpita con un bastone, l’hanno portata via in macchina verso una destinazione sconosciuta.
 
Quello di Shadi Sadr è stato un arresto illegale, arbitrario e violento durante il quale le autorità non affatto tentato di rendere nota la loro identità né di fornire una spiegazione per le loro azioni‘ – ha dichiarato Malcolm Smart, direttore del Programma Nord Africa e Medio Oriente di Amnesty International.
 
Questo è l’ultimo di una continua serie di arresti di alto profilo di iraniani – studenti, giornalisti, intellettuali e attivisti politici e della società civile – eseguiti nel corso delle proteste seguite al contestato risultato delle elezioni presidenziali‘.
 
Amnesty  International chiede il rilascio immediato e incondizionato di Shadi Sadr.
 
Shadi Sadr è l’avvocato di Shiva Nazar Ahari, difensora dei  diritti umani  ed esponente del Comitato dei giornalisti per i diritti umani, arrestata nella sua abitazione a Teheran il 14 giugno 2009 da agenti di sicurezza che hanno perquisito la casa e portato via oggetti personali. Si ritiene possa essere detenuta nella Sezione 209 del carcere di Evin di Teheran, dove a Shadi Sadr, suo avvocato, non è mai stato concesso di vedere la sua cliente.

Ulteriori informazioni:
 
Shadi Sadr, avvocato e giornalista, è stata direttrice di Raahi, un centro di consulenza legale per donne, fino a quando non è stato chiuso. È stata inoltre fondatrice di Zanan-e Iran (Donne d’Iran), il primo sito dedicato al lavoro degli attivisti per i diritti umani delle donne (www.raahi.org) ed è autrice di numerosi scritti sulle donne iraniane e sui loro diritti.
 
Shadi Sadr ha rappresentato attivisti, giornalisti e diverse donne nei cui confronti erano state emesse sentenze capitali, che sono state successivamente capovolte. È inoltre esponente di Women’s Field, (www.meydaan.com), un gruppo di attivisti che ha lanciato diverse campagne per difendere i diritti delle donne, compresa la campagna ‘Stop alla lapidazione per sempre’.

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