Israele minaccia d’espulsione il difensore dei diritti umani Salah Hammouri

2 Dicembre 2022

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Il 30 novembre le autorità israeliane hanno informato Salah Hammouri, difensore dei diritti umani franco-palestinese, che il 4 dicembre – giorno in cui scadrà l’attuale periodo di detenzione amministrativa – sarà espulso in Francia.

Salah è sottoposto a detenzione amministrativa dal 7 marzo solo per il suo incessante impegno a difendere i diritti della popolazione palestinese e a denunciare il sistema di apartheid praticato dalle autorità israeliane.

Il provvedimento di espulsione, che stabilirebbe un pericoloso precedente, si basa sulla norma che autorizza il ministro dell’Interno israeliano a espellere in modo permanente i “residenti” (lo status attribuito alla maggior parte dei palestinesi di Gerusalemme Est occupata) qualora rompano il vincolo di fedeltà con lo stato d’Israele: una norma contraria al diritto internazionale, giacché non può essere preteso da una popolazione occupata di essere fedele alla potenza occupante.

“Le espulsioni illegali dai Territori palestinesi occupati costituiscono una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra e un crimine di guerra. Quelle eseguite per mantenere un sistema d’apartheid sono crimini contro l’umanità”, ha dichiarato Heba Morayef, direttrice di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa del Nord.

“Negli ultimi due decenni, Hammouri ha subito molte delle azioni inumane cui Israele ricorre per mantenere il sistema d’apartheid nei confronti dei palestinesi: prolungati periodi di detenzione amministrativa, intimidazioni, separazione dalla famiglia, sorveglianza e costanti minacce di revoca del permesso di residenza. Questa persecuzione deve terminare immediatamente. Israele deve scarcerare Hammouri, ripristinare il suo status di residente e consentirgli di portare avanti il suo lavoro in difesa dei diritti umani senza timore di rappresaglie”, ha concluso Morayef.