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Inaugurazione della mostra “60 volti per 60 anni”, una galleria di 60 ritratti nata dalla collaborazione fra la sezione italiana di Amnesty International e l’artista ed attivista Gianluca Costantini. Una breve storia dei diritti umani attraverso le persone, uomini e donne che Amnesty International ha contribuito a salvare dal carcere o che hanno lasciato un segno nella storia dei diritti umani.
La mostra era già stata esposta lo scorso anno nelle 3 sedi del Liceo ma da oggi, grazie anche alla preziosa collaborazione con l’Istituto Mengaroni che ne ha curato l’allestimento, diventa permanente nella rinnovata sede di Via XI Febbraio.
Per l’autore Gianluca Costantini, disegnare i volti dei testimoni è il modo per essere presente nelle storie che avvengono nei vari paesi del mondo, per far conoscere le vicende e soprattutto le persone, è il suo modo per dire “non ci conosciamo, ma io ci sono per aiutarvi”. Si tratta di un linguaggio e di una forma di attivismo che ben si prestano ad essere presentati nelle scuole ed il Liceo Mamiani ha subito accolto la proposta: dalle sue finestre si affacciava l’iconica sagoma di Patrick Zaki, anch’essa opera di Costantini, nel frattempo affiancata dalla sagoma di Mahsa Amini, una delle prime vittime del movimento di ribellione delle donne iraniane.
L’idea di esporre anche a Pesaro questa mostra risale allo scorso anno ed è il naturale risultato della ormai decennale collaborazione fra il Liceo Mamiani ed il locale gruppo di attivisti di Amnesty International, che nel corso degli anni ha visto ospiti della scuola molti testimoni, a partire da Ruhal Ahmed, ora uno dei volti ritratti nella mostra.
Il Liceo ha voluto prestare l’atrio di ingresso proprio perché chiunque entri in questa scuola venga accolto da volti di persone che hanno scelto di non restare indifferenti in situazioni di sopraffazione e negazione dei diritti umani.