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Alla ripresa del dibattito al Senato sulla riforma del codice penale, Amnesty International ha sollecitato l’Italia ad abrogare il reato di immigrazione irregolare. Sin dalla sua adozione con il ‘pacchetto sicurezza’ del 2009, Amnesty International ha ritenuto che il reato di ‘ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato’ fosse incompatibile con gli obblighi internazionali dell’Italia in materia di diritti umani.
Una ricerca condotta da Amnesty International, i cui risultati sono stati pubblicati nel dicembre 2012, ha dimostrato che la criminalizzazione dell’immigrazione irregolare crea ostacoli all’accesso alla giustizia da parte dei migranti irregolari, anche in caso di violazioni dei diritti umani, e li rende più vulnerabili allo sfruttamento lavorativo. L’organizzazione ha incluso l’abrogazione del reato tra le sue raccomandazioni a tutte le forze politiche, formulate prima delle ultime elezioni parlamentari. Cento degli attuali deputati e senatori si sono detti favorevoli a tale richiesta.
Il dibattito sul disegno di legge che chiede al governo di introdurre norme alternative alla pena detentiva allo scopo di ridurre il sovraffollamento delle carceri, è iniziato il 15 gennaio al Senato. Un emendamento al disegno di legge, che dovrà essere votato dal Senato al termine del dibattito in corso, prevede l’abrogazione del reato di ‘ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato’, che diventerebbe un illecito amministrativo.
(18 dicembre 2012) Italia: rapporto di Amnesty International sullo sfruttamento dei lavoratori migranti nell’agricoltura
www.amnesty.it/italia-rapporto-sullo-sfruttamento-dei-lavoratori-migranti-in-agricoltura
FINE DEL COMUNICATO Roma, 21 gennaio 2014
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