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In occasione della prima apparizione di Julian Assange di fronte al tribunale di Westminster, Amnesty International ha ribadito la sua totale opposizione all’ipotesi di una estradizione negli Usa o di un trasferimento, con altre modalità, sempre negli Usa.
“Le autorità britanniche devono tenere in considerazione il rischio concreto che Assange, una volta estradato, possa subire gravi violazioni dei suoi diritti umani e rispettare l’impegno già assunto di non trasferire Assange in un paese dove potrebbe essere sottoposto a maltrattamenti e torture“, ha dichiarato Massimo Moratti, vicedirettore di Amnesty International per l’Europa.