Kenya: l’attacco all’università evidenzia carenze nella sicurezza

1 Aprile 2015

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Il terribile attacco di giovedì mattina a un college universitario in Kenya ad opera di uomini armati mascherati evidenzia la necessità urgente per la tutela degli studenti, del personale dell’università e del resto della popolazione a Garissa e nelle altre aree del nord del paese, ha dichiarato Amnesty International. L’organizzazione chiede pertanto alle autorità di condurre un’indagine immediata, imparziale ed efficace per consegnare i responsabili alla giustizia.

Il Garissa University College, parte dell’Università Moi, si trova nel nord del Kenya, un’area del paese nota per essere vulnerabile agli attacchi di al-Shabab.

Chiediamo al governo del Kenya di agire con decisione, secondo la Costituzione e a norma di legge, per garantire la tutela di coloro che sono sotto attacco o a rischio di attacchi a Garissa e in altre aree del nord‘ ha affermato Muthoni Wanyeki, direttore regionale di Amnesty International per l’Africa orientale, il Corno d’Africa e la regione dei Grandi Laghi. ‘I cittadini e i dipendenti pubblici del nord hanno ripetutamente espresso timori circa la loro vulnerabilità agli attacchi di al-Shabab che il governo del Kenya non è riuscita ad affrontare adeguatamente. Le istituzioni educative sono pensate per essere luoghi sicuri per gli studenti e i loro insegnanti. La loro tutela deve essere pienamente garantita‘.

Secondo la Croce Rossa del Kenya, l’attacco ha provocato finora 65 vittime incluso un numero imprecisato di studenti e residenti. Cinque vittime sono state trasferite in aereo a Nairobi per cure. Altre persone risultano disperse e si presume siano state rapite.

Sia i media locali sia quelli internazionali hanno riportato che il gruppo armato di al-Shabab ha rivendicato l’attacco.Amnesty International sottolinea la responsabilità del governo del Kenya di garantire i diritti umani di tutti i propri cittadini entro i confini legali e costituzionali.

È responsabilità del governo garantire la sicurezza di tutti i propri cittadini, inclusi quelli nel nord e di fare tutto ciò che è legalmente in loro potere per evitare che tali attacchi possano verificarsi.