Kirghizistan: necessario proteggere tutti i cittadini

13 Giugno 2010

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Kirghizistan: il governo deve proteggere tutti i suoi cittadini

(14 giugno 2010)

A seguito delle violenze scoppiate nel sud del paese, Amnesty International ha sollecitato il governo ad interim del Kirghizistan a garantire adeguata protezione a tutti i suoi cittadini e in particolare a quelli di origine uzbeca, presi di mira negli scontri che hanno avuto per epicentro la città di Osh.

Testimoni oculari hanno riferito che gruppi di civili armati, in gran parte giovani che si proclamavano kirghizi, hanno dato l’assalto ai quartieri uzbechi di Osh, sparando ad altezza d’uomo, incendiando case e negozi e saccheggiando proprietà private.

Secondo i dati forniti dal governo ad interim, fino al 12 giugno gli scontri avevano provocato oltre 60 morti. Fonti locali non confermate, rilanciate dall’agenzia di stampa indipendente on line fergana.ru, parlano invece di almeno 500 civili uzbechi morti e 2000 feriti, molti dei quali in modo grave.

Decine di migliaia di uzbechi, soprattutto donne, bambini e anziani, hanno lasciato Osh e si sono diretti verso il vicino confine uzbeco per mettersi al riparo dalla violenza.

Il sud del Kirghizistan, popolato da una numerosa comunità uzbeca, era la base del potere dell’ex presidente Bakiev, deposto ad aprile. Secondo il governo ad interim, gli scontri sarebbero stati provocati dai sostenitori di Bakiev per destabilizzare il paese alla vigilia del referendum costituzionale del 27 giugno e delle successive elezioni previste per il 4 ottobre.