Amnesty International
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Amnesty International ha dichiarato che i continui tentativi delle autorità cinesi di controllare il processo di selezione del prossimo Dalai Lama costituiscono un attacco al diritto alla libertà di religione. I buddisti tibetani, come tutte le comunità religiose, devono poter scegliere i loro capi spirituali senza interferenze né minacce.
Da decenni le autorità cinesi sopprimono in modo sistematico la libertà di religione dei buddisti tibetani. Nel 1995 hanno fatto sparire Gedhun Choekyi Nyima, il bambino di sei anni riconosciuto dal Dalai Lama come undicesimo Panchen Lama: dopo 30 anni, devono ancora fornire spiegazioni sulla sua sorte, al di là delle affermazioni generiche secondo le quali “sta facendo una vita normale”.
Il governo di Pechino sostiene che tutte le reincarnazioni dei “Budda viventi” devono essere approvate dallo stato, come stabilito ufficialmente nel 2007.
Nel suo libro bianco “I diritti umani nello Xizang durante la Nuova era”, diffuso nel marzo 2025, il governo cinese ha ribadito che il sistema della reincarnazione si svolge “sotto la guida delle associazioni buddiste e dell’amministrazione del governo”. Il documento sostiene che, entro la fine del 2024, 93 “Budda viventi” reincarnati sono stati approvati dal governo.