La Corte di cassazione conferma l’illegittimità dell”emergenza nomadi’

2 Maggio 2013

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Amnesty International ha definito una grande vittoria nella lotta contro la discriminazione dei rom in Italia la sentenza con cui la Corte di cassazione ha dichiarato illegittima la cosiddetta “emergenza nomadi”, proclamata dal governo italiano il 21 maggio 2008.

La Corte di cassazione ha confermato la sentenza emessa nel novembre 2011 dal Consiglio di stato rispetto a un provvedimento che ha prodotto massicce violazioni dei diritti umani e aumentato la discriminazione contro le comunità rom in Italia.

Durante la cosiddetta “emergenza nomadi”, le comunità rom sono state sottoposte a un censimento illegale basato sull’etnia e private di salvaguardie nei confronti degli sgomberi forzati, che hanno lasciato migliaia di rom senza tetto in diverse città italiane. I rom sempre più spesso sono stati segregati nei campi allestiti dalle autorità municipali.

La cosiddetta ‘emergenza nomadi’ ha condotto a un livello senza precedenti di discriminazione nei confronti dei rom. Siamo felici che la Corte di cassazione abbia finalmente protetto i loro diritti” – ha dichiarato Jezerca Tigani, vicedirettrice del Programma Europa e Asia centrale di Amnesty International.

Nel febbraio 2012 il governo aveva presentato ricorso contro la sentenza del Consiglio di stato, mentre proseguivano le violazioni dei diritti umani dei rom. Amnesty International ha sollecitato le autorità italiane a dare priorità alla tutela e alla concreta attuazione dei diritti umani dei rom.

Il governo italiano deve dare seguito alla sentenza della Corte di cassazione e porre fine agli sgomberi forzati, alla segregazione nei campi e all’esclusione dall’assegnazione delle case popolari” – ha aggiunto Tigani. L’organizzazione per i diritti umani ha inoltre chiesto alle autorità italiane di fornire rimedi efficaci rispetto a tutte le conseguenze negative derivate dall’attuazione della cosiddetta “emergenza nomadi”.