La Francia annulla la fornitura di sei navi alla Libia

3 Dicembre 2019

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La Francia annulla la fornitura di sei navi alla Libia. Le Ong: “Vittoria. Ora cambino le politiche sulla cooperazione in tema d’immigrazione”

A seguito di un’azione legale promossa presso la Corte amministrativa d’appello di Parigi, la ministra delle Forze armate della Francia Florence Parly ha annunciato l’annullamento della fornitura di sei navi alla guardia costiera libica.

Amnesty International Francia, Medici senza frontiere e le altre sei Ong che hanno promosso l’azione legale si sono dette soddisfatte per aver fatto cancellare una fornitura che avrebbe reso la Francia complice dei crimini commessi in Libia ai danni dei migranti e dei rifugiati.

La decisione del governo francese era stata annunciata nel febbraio 2019. Tre mesi dopo, era stata avviata l’azione legale.

Grazie a questa iniziativa giudiziaria e alla pressione dell’opinione pubblica, le autorità francesi si sono viste costrette ad annullare la promessa cooperazione, grazie alla quale la guardia costiera di Tripoli avrebbe ricevuto mezzi logistici per intercettare e riportare in Libia persone da lì fuggite a sottoporle nuovamente a terribili maltrattamenti.

Ora è fondamentale che la Francia ponga rigorose condizioni a ogni accordo di cooperazione, bilaterale o dell’Unione europea, con la Libia affinché siano garantiti i diritti e la sicurezza dei migranti e dei rifugiati.

Fino a quando i migranti e i rifugiati saranno trattenuti in Libia in condizioni inumane, la Francia e gli altri stati dell’Unione europea dovranno sospendere ogni forma di cooperazione che possa favorire la loro detenzione o il loro ritorno in Libia.