La Lituania si ritira dalla Convenzione sulle bombe a grappolo

19 Luglio 2024

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Il parlamento lituano ha votato a favore del ritiro dalla Convenzione sulle bombe a grappolo, messe al bando a causa della loro caratteristica di munizioni indiscriminate e che, nonostante tale divieto, continuano a essere usate nei conflitti con effetti devastanti sulle popolazioni civili anche anni dopo la fine delle ostilità.

Le bombe a grappolo sono piccole sub-munizioni lanciate e disperse sul terreno da razzi, artiglieria e contenitori sganciati dal cielo. Si sparpagliano su aree molto ampie, pari in alcuni casi a campi di calcio. Quelle inesplose, circa il 20 per cento, diventano di fatto bombe terrestri e possono esplodere anche anni dopo semplicemente calpestandole.

La Convenzione sulle bombe a grappolo, entrata in vigore il 1° agosto 2010, è stata ratificata da 112 stati e firmata da altri 12. Vieta l’uso, la produzione, lo stoccaggio e la vendita di tali munizioni.

Se il voto del parlamento sarà ulteriormente confermato, la Lituania, che aveva adottato la Convenzione nel 2008, sarà il primo stato a ritirarsi.