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Alla vigilia del previsto voto del 17 settembre, Amnesty International ha sollecitato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a rinnovare il mandato della Missione Onu in Afghanistan (Unama).
Presente in Afghanistan sin dal 2002, l’Unama ha avuto un ruolo chiave nel monitoraggio della situazione dei diritti umani e nella segnalazione delle violazioni.
“Con la presa del potere dei talebani, alcuni gruppi sono in grande pericolo: giornalisti, donne e ragazze, minoranze etniche, funzionari della deposta amministrazione statale e coloro che hanno collaborato con le forze straniere. Per questo, è fondamentale che il monitoraggio delle Nazioni Unite prosegua sul terreno e che in tale modo si manifesti anche sostegno per i diritti della popolazione afgana”, ha dichiarato Lawrence Moss, consulente di Amnesty International presso le Nazioni Unite.
Il rinnovo del mandato dell’Unama servirebbe anche per controllare l’attuazione, da parte dei talebani, di quanto il Consiglio di sicurezza ha chiesto loro nella risoluzione del 30 agosto circa il rispetto dei diritti umani.
Intanto giungono ad Amnesty International notizie allarmanti dalla valle del Panshir, dove sono in corso combattimenti tra i talebani e la resistenza. La Bbc ha riferito di uccisioni di civili ad opera dei talebani che, secondo quanto appreso da Amnesty International attraverso fonti dirette, stanno anche impedendo l’arrivo di cibo e altre forniture essenziali.