La morte di Daniel Prude negli Stati Uniti: quando il cappuccio anti-sputo uccide

4 Settembre 2020

© Amnesty International (Photo: Alli Jarrar)

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L’ennesima conferma degli endemici problemi, compreso il razzismo, delle forze di polizia statunitensi nella gestione dell’ordine pubblico“. Così Amnesty International ha commentato la notizia, resa nota negli ultimi giorni, dell’ennesima morte di un nero americano, Daniel Prude, avvenuta nello stato di New York a marzo.

Prude è morto dopo che era stato incappucciato e tenuto faccia a terra per due minuti.

La morte di Prude illustra i pericoli insiti nell’uso del cappuccio anti-sputo: contro un uomo disarmato che mostrava evidenti segni di disagio mentale è stata usata una forza eccessiva. Prude è morto dopo che un suo familiare aveva chiamato la polizia in cerca d’aiuto. E invece la polizia l’ha ucciso“, ha dichiarato Amnesty International Usa.

Nelle immagini si vede Prude obbedire agli ordini degli agenti che, invece di calmare la situazione, lo incappucciano e lo mettono faccia a terra“, ha proseguito Amnesty International Usa.

Il cappuccio anti-sputo può causare gravi problemi respiratori, soprattutto in persone che sono in evidente stato di crisi. Questa ennesima morte per soffocamento conferma ancora una volta che c’è bisogno di una riforma complessiva delle forze di polizia negli Usa. Chiediamo un’indagine approfondita sulla morte di Prude. Lui e la sua famiglia hanno diritto alla giustizia“, ha concluso Amnesty International Usa.