La nostra posizione sul prigioniero greco Yiannis Michailidis, in sciopero della fame da oltre 60 giorni

25 Luglio 2022

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Amnesty International si è detta preoccupata per la situazione del prigioniero greco Yiannis Michailidis, in sciopero della fame da oltre 60 giorni.

L’organizzazione ha sollecitato le autorità di Atene a rispettare gli obblighi di protezione e rispetto dei diritti umani del detenuto: tra questi, il diritto alla salute, il diritto ad avere consulenza e contatti con gli avvocati e il diritto ad avere la famiglia accanto nell’attuale critica situazione.

Ogni eventuale riesame della situazione di Michailidis dovrebbe tener conto delle preoccupazioni rispetto ai suoi diritti umani, tra cui quello alla salute e quello a parlare in privato col suo avvocato.

I prigionieri in sciopero della fame devono poter esercitare in modo effettivo il loro diritto alla salute. Devono avere accesso adeguato a personale medico qualificato in grado di fornire cure in modo coerente all’etica della professione medica e, dunque, seguendo i principi di confidenzialità, autonomia e consenso informato.

Lo sciopero della fame di un prigioniero non deve pregiudicare ogni altro aspetto relativo alla fornitura di cure mediche.

Le autorità non devono mai chiedere al personale medico che si sta occupando di una persona in sciopero della fame di agire in modo contrario alla valutazione professionale o all’etica della professione medica.