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La Russia ha deciso di ritirarsi dal Consiglio d’Europa e ha dichiarato l’intenzione di denunciare la Convenzione europea dei diritti umani.
La decisione è giunta poco prima che una sessione di emergenza dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa votasse a favore dell’uscita della Russia dall’organizzazione.
“Questa decisione arriva al culmine dell’aggressione contro l’Ucraina da parte della Russia, le cui truppe hanno commesso probabili crimini di guerra e gravi violazioni dei diritti umani, ed è una tragedia per le vittime delle violazioni dei diritti umani commesse dal Cremlino”, ha dichiarato Marie Struthers, direttrice per l’Europa orientale e l’Asia centrale di Amnesty International.
“Ponendosi fuori dal Consiglio d’Europa, nell’attuale degradazione dello stato di diritto in Russia, alcune delle tutele contro le violazioni dei diritti umani saranno fuori dalla portata di coloro che ne avrebbero maggiore bisogno. Occorre fare in modo che la Russia non scivoli ancora di più in un abisso di completo disprezzo per i diritti umani”, ha aggiunto Struthers.
Solo uno stato si era ritirato dal Consiglio d’Europa – la Grecia del regime dei colonnelli nel 1969. Dopo la fine del regime militare, nel 1974, la Grecia fu riammessa.