Laurent Gbagbo trasferito alla Corte penale internazionale

1 Dicembre 2011

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Amnesty International ha giudicato positivamente il trasferimento dell’ex presidente della Costa d’Avorio, Laurent Gbagbo, alla Corte penale internazionale (Icc), ritenendolo un primo, significativo passo avanti contro l’impunità che ha caratterizzato i crimini contro l’umanità commessi nel paese africano, soprattutto tra il 2002 e il 2011. In questo modo, ha commentato l’organizzazione per i diritti umani, si riaccenderà la speranza di giustizia per almeno alcune delle migliaia di vittime di questi crimini commessi da tutte le parti coinvolte in un conflitto durato quasi un decennio.

Gbagbo è stato trasferito all’Icc dalle autorità ivoriane il 30 novembre, all’indomani di un mandato di cattura spiccato dal giudici della Terza camera preprocessuale della Corte il 23 novembre per crimini quali omicidio, stupro e altre forme di violenza sessuale, persecuzione e altri atti inumani.

L’organizzazione per i diritti umani auspica che le indagini del Procuratore dell’Icc non si limitino a quanto accaduto in Costa d’Avorio a partire dal dicembre 2010. Su richiesta della stessa Terza camera preprocessuale, il procuratore dell’Icc ha presentato ulteriori informazioni sui crimini commessi negli anni precedenti. Amnesty International ha sollecitato l’ufficio del procuratore ad ampliare le sue indagini sui crimini commessi a partire dal 2002 nei confronti della popolazione ivoriana.