L’Europa dia l’esempio nell’emergenza e non lasci indietro nessuno

7 Maggio 2020

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L’Europa dia l’esempio nell’emergenza e non lasci indietro nessuno: lettera aperta di organizzazioni ed esperti

Insieme ad altre organizzazioni della società civile, abbiamo rivolto ai 27 governi dell’Unione Europea un appello perché affrontino questa crisi “senza lasciare nessuno indietro”.

La crisi sanitaria legata alla pandemia da Covid-19 non deve essere il pretesto per sospendere il rispetto dei diritti umani di migranti, rifugiati e persone sfollate.

Nel Mediterraneo centrale continuano i respingimenti, la sospensione delle operazioni di ricerca e soccorso e la “chiusura” dei porti di sbarco. Alle frontiere terrestri abbiamo a più riprese testimoniato rifiuto dell’accesso all’accoglienza e alle procedure di asilo. Alle frontiere interne continuano le pratiche di respingimenti illegali e detenzione arbitraria.

In linea con quanto di recente dichiarato dal Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa e in base a quanto stabilito dal diritto internazionale i governi europei devono garantire, anche durante la pandemia, il soccorso e un porto sicuro alle persone migranti.

Non lasciare nessuno indietro significa anche porre fine al preoccupante clima di violenza e intimidazione ai confini tra Turchia e Grecia e ai confini degli stati della “rotta balcanica” dove si continuano a registrare violenze, restrizioni arbitrarie e altre misure che mettono ulteriormente a rischio le persone migranti.

La pandemia da Covid-19 non deve, infine, essere una scusa per alimentare forme di discriminazione: tutte le persone migranti che vivono in Europa devono poter accedere a misure sanitarie e di prevenzione adeguate.