Tempo di lettura stimato: 2'
Il “Madame Om”, un locale di Beirut frequentato dalla comunità Lgbtqia+, ha subito un vergognoso attacco da parte di Jnoud El-Rab, un gruppo cristiano di estrema destra.
Gli aggressori hanno distrutto le strutture esterne al locale, picchiato le persone che cercavano di uscire e minacciato il proprietario di ulteriori violenze se continuerà a “promuovere l’omosessualità”. Nelle immagini filmate dell’attacco, gli esponenti di Jnoud El-Rab cantano cori omofobici e affermano che le persone Lgbtqia+ sono “sataniche” e che per loro non c’è posto in Libano.
Quando gli agenti delle Forze di sicurezza interna sono arrivate sul posto, hanno impedito agli aggressori di farsi largo all’interno del locale e hanno aiutato alcune persone a uscirne ma non hanno fermato la violenza e non hanno effettuato alcun arresto.
Nelle ultime settimane i leader politici e religiosi libanesi hanno intensificato la loro campagna contro la comunità Lgbtqia+. Il capo di un importante partito politico ha invocato l’uccisione delle persone Lgbtqia+.
Il ministro della Cultura ha cercato di impedire le proiezioni del film “Barbie” in quanto “in contrasto con la morale e i valori” e ha chiesto agli organi d’informazione di usare le parole “perversione sessuale” per descrivere l’omosessualità.
Il ministro dell’Istruzione ha vietato un gioco da tavolo nelle scuole perché c’era disegnato un arcobaleno.