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Il 14 febbraio la Corte di giustizia della Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale ha stabilito che la legge del Gambia sulla sedizione, la diffusione di notizie false e la diffamazione viola il diritto alla libertà d’espressione.
Per tanti anni, sotto la dittatura dell’ex presidente Jammeh, giornalisti e difensori dei diritti umani della piccola enclave in territorio senegalese hanno subito il carcere e la tortura per aver denunciato o sfidato quella legislazione liberticida.
Ad adire la corte di giustizia africana erano stati, nel dicembre 2015, la Federazione dei giornalisti africani e quattro giornalisti gambiani in esilio, due dei quali erano stati arrestati e torturati proprio in applicazione di quella legge.
Da quando, nel gennaio 2017, si è insediato il nuovo governo del presidente Barrow, la libertà di stampa è molto più garantita ma la legge non è stata ancora abrogata. Adesso è davvero il momento di farlo.
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