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All’indomani della pubblicazione di un rapporto di Amnesty International sulla Libia, il governo provvisorio del Consiglio nazionale di transizione si è impegnato a indagare sulle violazioni dei diritti umani commesse dalle proprie fila. In una dichiarazione diffusa il 13 settembre, il Cnt ha condannato tutte le violazioni commesse durante la guerra e ha affermato di voler ‘agire rapidamente su quanto denunciato da Amnesty International per assicurare che fatti del genere non abbiano a ripetersi nelle zone dove è ancora in corso il conflitto, come Bani Walid e Sirte’.
Il Cnt ha inoltre detto che ‘s’impegnerà a porre tutti i gruppi armati sotto il controllo delle autorità ufficiali e indagherà su tutti i casi sottoposti alla sua attenzione’.
‘Esprimiamo apprezzamento per l’impegno del Cnt a indagare sulle violazioni dei diritti umani che abbiamo documentato e a garantire che non si ripeteranno. È urgente, in particolare, che il Cnt adotti misure concrete per evitare che i detenuti siano sottoposti a maltrattamenti e per assicurare che i gruppi più a rischio come i libici di Tawargha e i cittadini stranieri provenienti dall’Africa sub sahariana siano protetti da atti di rappresaglia’.