Libia: una benda per non vedere?

14 Luglio 2021

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Domani 15 luglio si terrà la votazione in Parlamento per il rinnovo delle missioni internazionali, oggi torniamo in piazza per denunciare la responsabilità delle autorità italiane per le continue stragi di persone migranti nel Mediterraneo centrale e il ciclo di violenze, sfruttamento e violazioni dei diritti umani a cui sono sistematicamente sottoposti migranti e rifugiati in Libia.

Sono oltre cento le associazioni che hanno aderito e che scenderanno in piazza. Queste le richieste:

  • no al rinnovo della missione in Libia e alla prosecuzione della cooperazione con le autorità libiche senza garanzie concrete sulla protezione dei diritti umani di persone migranti e rifugiate;
  • stop al sostegno e alla collaborazione con la “Guardia costiera libica” finalizzato al respingimento forzato in Libia delle persone intercettate in mare;
  • all’evacuazione immediata delle persone rinchiuse nei centri di detenzione libici e all’estensione dei canali di ingresso regolari per persone migranti e rifugiate;
  • al ripristino di un sistema istituzionale di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale e al riconoscimento del ruolo essenziale svolto dalle ONG per la salvaguardia della vita in mare.

Oggi 14 luglio, con un appuntamento fissato per le 17.00 in piazza Montecitorio a Roma, si scenderà in piazza con gli occhi coperti da una benda bianca, simbolo di quelle autorità che si rifiutano di vedere, e che si piegano volontariamente alle barbarie e all’annullamento dei diritti umani.

Non chiudiamo gli occhi di fronte alle barbarie.

Alla mobilitazione hanno aderito volontari e attivisti di tantissimi gruppi e associazioni, tra cui ARCI, Comitato Diritto al Soccorso, Cospe, Emergency, Gruppo Abele, Medici Senza Frontiere, MEDU, Mediterranea Saving Humans, Movimento nonviolento, Open Arms, Oxfam, Sea-Watch, ResQ, SOS Mediterranee, Un Ponte per…