L’Italia firma la Convenzione di Istanbul

28 Settembre 2012

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Ieri, 27 settembre, l’Italia ha firmato la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul).

Aperta alla firma e alla ratifica l’11 maggio 2011, la Convenzione ha ricevuto, con quella italiana,  23 firme e una sola ratifica, da parte della Turchia. Perché entri in vigore occorrerà attendere altre nove ratifiche.

La Convenzione è il primo strumento giuridicamente vincolante per gli stati in materia di violenza sulle donne e violenza domestica; contiene misure per la prevenzione della violenza, la protezione delle vittime e i procedimenti penali per i colpevoli; definisce e criminalizza le diverse forme di violenza contro le donne tra cui il matrimonio forzato, le mutilazioni dei genitali femminili, lo stalking, le violenze fisiche e psicologiche e la violenza sessuale.

AIDOS (Associazione italiana donne per lo sviluppo) e Amnesty International Italia, partner della Campagna europea END FGM, nata per porre fine alle mutilazioni dei genitali femminili, hanno espresso apprezzamento per la firma della Convenzione da parte dell’Italia.

‘Naturalmente, siamo felici che il governo italiano abbia firmato la Convenzione di Istanbul sulla violenza contro le donne, che include un articolo sulle mutilazioni dei genitali femminili.  L’Italia ha una delle leggi più avanzate su questa materia. Chiediamo quindi che il nostro governo prenda  la leadership in Europa e rifinanzi la legge n.7 del 2006’ – ha dichiarato Daniela Colombo, presidente di AIDOS.

‘La firma della Convenzione, da parte dell’Italia, è un importante passo avanti verso la fine della violenza sulle donne in Europa, ma perché questo strumento giuridico sia efficace c’è ancora molto da fare, in primo luogo ratificarlo sollecitamente’ – ha affermato Christine Weise, presidente di Amnesty International Italia. ‘È impensabile che ancora oggi migliaia di donne e ragazze in Europa siano costrette a subire mutilazioni dei genitali femminili. Per porre fine a questa e ad altre violenze, come il gravissimo fenomeno della violenza domestica, la ratifica da parte dell’Italia non dovrebbe farsi attendere e potrebbe essere un esempio anche per gli altri paesi’.

Ulteriori informazioni:

END FGM è una campagna promossa da Amnesty International Irlanda e realizzata in collaborazione con Organizzazioni non governative di 13 paesi europei. In Italia, la campagna è condotta da AIDOS, in collaborazione con Amnesty International Italia. Il sito della campagna è
www.endfgm.eu/en/

FINE DEL COMUNICATO                                                                          Roma, 28 settembre 2012

Per approfondimenti e interviste:

Amnesty International Italia – Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 – cell. 348-6974361, e-mail: press@amnesty.it

Serena Fiorletta
Ufficio stampa AIDOS – Associazione italiana donne per lo sviluppo
Tel. 39 06 6873214/196 ufficiostampa@aidos.itwww.aidos.it