Londra, di nuovo ricoverata la madre di Alaa Abd el-Fattah
30 Maggio 2025
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Glucosio nel sangue: 20, meno della metà del valore minimo; pressione 69/43; temperatura 34 gradi. Ieri sera, al termine del giorno numero 242 di sciopero della fame, Laila Soueif è stata nuovamente ricoverata d’urgenza in un ospedale di Londra. La situazione è “spaventosa”, come l’ha definita la figlia Mona.
foto da X/Mona Seif
Primo piano di Laila soueif, madre di alaa abd el-fattah, nel letto dell'ospedale in cui è ricoverata a Londra
Laila sta lottando – e ha detto che intende farlo fino alla fine – perché suo figlio Alaa Abd el-Fattah torni libero. Avrebbe dovuto esserlo dal settembre 2024, alla scadenza dei cinque anni di carcere inflittigli per un reato di opinione, se solo i giudici avessero tenuto conto dei due anni trascorsi, dal 2019 al 2021, in detenzione preventiva.
Le organizzazioni egiziane e internazionali per i diritti umani, Amnesty International in testa, continuano a chiedere che il più importante prigioniero egiziano sia scarcerato. Così hanno chiesto, il 28 maggio, le Nazioni Unite. Così chiede anche il primo ministro britannico Starmer. Ma il presidente egiziano Abdelfattah al-Sisi è sordo: sa di muoversi in un contesto di relazioni internazionali che gli perdona ogni cosa.
Sono in gioco le vite di due persone, non di una sola.