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I nuovi dati diffusi dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, con almeno 3419 persone morte nel Mediterraneo dall’inizio del 2014, confermano che questa rotta marittima – intrapresa nello stesso periodo da almeno 350.000 persone – è la più mortale per i migranti e i rifugiati.
Questi dati corroborano le ripetute richieste di Amnesty International alle istituzioni e agli stati membri dell’Unione europea affinché si raddoppino gli sforzi per proteggere i migranti e i rifugiati che intraprendono viaggi pericolosi verso l’Europa, spesso in fuga da persecuzioni e conflitti armati.
Amnesty International chiede inoltre che si aprano rotte sicure e legali in modo per evitare che migranti e rifugiati siano costretti a percorrere una rotta marittima pericolosissima.