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All’età di 76 anni si è spenta Liliana Cereda, biologa, insegnante, attivista di lungo corso e ambasciatrice di Amnesty International. Le sue condizioni di salute si sono aggravate dopo aver contratto il Covid-19.
Una donna la cui scomparsa ha destato profonda commozione non solo a Maerne, dove abitava con il marito Mario Rossi. Liliana Cereda da 5 anni lottava contro un tumore ed era giunta alla fase avanzata della malattia, ma la sua fine è stata accelerata dal virus che ha contratto nel Centro Nazaret di Zelarin, dov’era ricoverata e dove si è sviluppato un focolaio.
Liliana era un’attivista di Amnesty Iternational Italia, ha lavorato fino all’ultimo dal suo letto d’ospedale, ricoprendo a lungo l’incarico di responsabile della circoscrizione del Veneto e del Trentino e, a livello nazionale, del coordinamento dell’Africa Centrale e Orientale: andava nelle scuole a parlare di diritti umani e aveva tenuto lezioni anche all’università di Bologna.
Nata a Torino, ha vissuto la gioventù a Milano, dove si è laureata in Biologia lavorando quale responsabile scientifica in una casa farmaceutica. Trasferitasi in Veneto dopo le nozze, ha abitato per un po’ a Mestre per poi trasferirsi, dal 1980, a Maerne, e ha insegnato Matematica alle scuole medie, un anno nel suo paese e poi a Scorzé, per un ventennio.