L’Unione europea denunci le violazioni dei diritti umani in Egitto

17 Giugno 2022

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Domenica 19 giugno, a Lussemburgo, i leader dell’Unione europea incontreranno il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukri per esaminare le principali aree su cui si baserà la cooperazione per i successivi cinque anni.

Il giorno dopo, lunedì 20, i ministri degli Esteri dei 27 stati dell’Unione europea incontreranno nuovamente Shoukri per parlare della Cop27, la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, in programma in Egitto dal 7 al 18 novembre 2022.

Rispetto a questi due appuntamenti Hussein Baoumi, ricercatore di Amnesty International sull’Egitto, ha diffuso questa dichiarazione:

“I leader europei incontreranno il ministro degli Esteri egiziano per discutere su come rafforzare i legami, e fornirgli sostegno politico e finanziario, con un governo che sta arbitrariamente tenendo in carcere, in condizioni inumane, migliaia di oppositori e voci critiche, che sta riducendo al silenzio la società civile e i cui tribunali nel 2021 hanno emesso il maggior numero di condanne a morte note di tutto il mondo”.

“I leader europei affermano di avere a cuore i diritti umani ma il silenzio della presidente Von der Leyen, durante la sua recente visita in Egitto, sulla crescente repressione fa pensare l’opposto. Rimanere zitti o emettere dichiarazioni blande o evasive non basta affatto ad aiutare coloro che languono ingiustamente nelle prigioni di quello stato”.

“L’Unione europea deve immediatamente denunciare le violazioni dei diritti umani in Egitto e fare dei diritti umani il punto centrale nelle relazioni col Cairo, soprattutto in vista della Cop27. I leader europei devono chiedere alle autorità egiziane di rilasciare tutte le persone detenute arbitrariamente, di porre fine alla repressione nei confronti della società civile e di rispettare i diritti alla libertà di espressione e di manifestazione pacifica”.