Malaysia: tre donne fustigate. Basta con questa crudeltà!

19 Febbraio 2010

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(18 febbraio 2010)

Amnesty International ha chiesto al governo della Malaysia di abolire una volta per tutte la pena della fustigazione, dopo che tre donne, per la prima volta nella storia del paese, sono state sottoposte a questa brutale punizione per aver avuto rapporti sessuali extramatrimoniali.
 
Secondo il ministro dell’Interno Hishammuddin Hussein, le tre donne sono state condannate da un tribunale della sharia, che è l’organo giudiziario competente in materia di diritto di famiglia se le persone coinvolte sono musulmane. La pena è stata eseguita il 9 febbraio in una prigione nei pressi della capitale Kuala Lumpur.
 
Un’altra donna, Kartika Sari Dewi Shukarno, rischia l’esecuzione della sentenza. È stata condannata nel luglio 2009 a sei nerbate e a una multa per aver bevuto, nel dicembre 2007,  alcool nel bar di un hotel.
 
Dal 2002, oltre 35.000 persone sono state fustigate in Malaysia. Nella maggior parte dei casi si è trattato di cittadini stranieri condannati per reati legati all’immigrazione, giudicati da tribunali civili e non religiosi. Da quando, otto anni fa, un emendamento alla legislazione sull’immigrazione ha introdotto la pena della fustigazione, i tribunali del paese hanno emesso 47.914 condanne. 
 
La fustigazione può produrre gravi danni fisici e lasciare ferite per mesi. È una punizione corporale che costituisce un trattamento crudele, inumano e degradante ed è assolutamente proibita dalle norme consuetudinarie internazionali in materia di diritti umani.

Maggiori informazioni sono disponibili online

(16 settembre 2009)  Malaysia: altra condanna alla fustigazione per consumo di alcol