Maldive, atti di violenza contro i sostenitori del presidente deposto

8 Febbraio 2012

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Amnesty International si è dichiarata molto preoccupata per i recenti sviluppi nelle isole Maldive e ha chiesto alle forze di sicurezza dell’arcipelago di porre fine alle violenze nei confronti dei sostenitori dell’ex presidente Mohamed Nasheed, deposto da un colpo di stato il 7 febbraio.

Testimoni oculari hanno riferito ad Amnesty International che l’8 febbraio le forze di polizia hanno attaccato un corteo pacifico nella capitale Malé cui stavano prendendo parte lo stesso Nasheed e molti sostenitori del Partito democratico maldiviano (Pdm). Successivamente, la polizia non ha difeso i manifestanti dall’aggressione dei partecipanti a una contromanifestazione a sostegno del colpo di stato, i quali brandivano cocci di bottiglia. Secondo alcuni resoconti, un manifestante sarebbe stato ucciso e almeno 40 feriti, tra cui Reeko Moosa, parlamentare e presidente del Pdm, ricoverato in terapia intensiva.

Immagini diffuse via Internet hanno mostrato l’ex presidente Nasheed col volto sanguinante, tratto in arresto .

Almeno cinque parlamentari del Pdm si trovano agli arresti nel centro di detenzione di Dhonidhoo.

Amnesty International ha sollecitato il rispetto della libertà d’espressione e di manifestazione e un’indagine sull’aggressione all’ex presidente Nasheed e agli altri manifestanti. L’organizzazione per i diritti umani ha anche chiesto di chiarire le ragioni dell’arresto dei cinque parlamentari e delle altre persone detenute a Dhonidhoo e di garantire che tutti gli arrestati abbiano accesso ad avvocati e familiari e ricevano le cure mediche eventualmente necessarie.