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Una ragazza di 15 anni, accusata di ‘fornicazione’, rischia di essere condannata alla fustigazione nelle isole Maldive. Amnesty International ha forti ragioni per ritenere che la minorenne sia stata stuprata dal padrino.
La ragazza, il padrino e la madre erano stati arrestati nel giugno 2012 dopo che il corpo di un neonato da lei appena partorito era stato ritrovato fuori dalla loro abitazione, nell’isola di Feydhoo.
Il padrino, che avrebbe abusato per anni della figliastra, è stato accusato di abuso sessuale nei confronti di minore, possesso di materiale pornografico e omicidio, mentre la madre dovrà rispondere di occultamento di cadavere e omicidio.
Secondo quanto appreso da Amnesty International, la minorenne è stata incriminata per ‘fornicazione’, reato punibile con le frustate ed eseguibile al raggiungimento della maggiore età. Se giudicata colpevole, la ragazza rimarrà agli arresti domiciliari fino al compimento del diciottesimo anno di età, per poi essere sottoposta alle frustate.
Le autorità maldiviane hanno rifiutato di confermare i dettagli della vicenda e non hanno chiarito se l’imputazione di ‘fornicazione’ abbia a che fare con lo stupro commesso dal padrino.
Il dipartimento dell’Amministrazione giudiziaria delle Maldive ha dichiarato che non esiste alcun fascicolo sulla ragazza nei tribunali minorili ma ha ammesso di essere a conoscenza dell’accusa nei suoi confronti.
‘Siamo di fronte a un oltraggio assoluto. Le sopravvissute allo stupro e ad altre forme di violenza sessuale dovrebbero ricevere assistenza e sostegno, anziché essere incriminate’ – ha dichiarato Abbaz Faiz, ricercatore di Amnesty International sulle Maldive. ‘Chiediamo che la ragazza sia prosciolta da ogni accusa, protetta e assistita in ogni sua necessità’.
Amnesty International è a conoscenza di ulteriori casi in cui sopravvissute allo stupro sono state incriminate di ‘fornicazione’ e poi punite con le frustate.