Malesia, finalmente scagionato l’ex vice primo ministro Anwar Ibrahim

9 Gennaio 2012

Tempo di lettura stimato: 2'

L’ex vice primo ministro della Malaysia Anwar Ibrahim è stato prosciolto dall’accusa di sodomia, usata strumentalmente contro di lui da 14 anni per estrometterlo dalla vita politica del paese.

Nel 1998, Anwar era stato dimesso dal ruolo di vice primo ministro a causa delle voci sulla sua omosessualità. Poco dopo era stato arrestato e incriminato per sodomia, un reato punito col carcere dalle leggi della Malesia, che gli era costato una condanna a sei anni di carcere. Era stato rilasciato nel 2004, col divieto di prendere parte alla vita politica per altri quattro anni.

Nel luglio 2008 era stato nuovamente arrestato con la medesima accusa ma era stato rilasciato un mese dopo, quando a seguito di un’elezione suppletiva, era tornato in Parlamento. Il procedimento che ha portato all’assoluzione finale è durato oltre tre anni e mezzo.

Immediatamente dopo il proscioglimento di Anwar, Amnesty International ha chiesto al governo della Malesia di abrogare la Sezione 377 del codice penale, che punisce la sodomia col carcere e con la frustate. Oltre a essere usata per motivi politici, questa legge viola i diritti dei gay. La Commissione Onu dei diritti umani, nel 1994, ha affermato che le leggi che puniscono gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso violano il diritti alla riservatezza.