Martine Landry definitivamente assolta

7 Luglio 2020

Tempo di lettura stimato: 6'

Dopo tre anni passati tra i tribunali francesi, Martine Landry è stata finalmente e definitivamente assolta. Martine era accusata di favoreggiamento dell’immigrazione illegale.

L’8 luglio l’attivista settantaseienne sarebbe dovuta comparire sul banco degli imputati semplicemente per avere aiutato due minori. Il giorno prima dell’udienza l’accusa si è ritirata. Una vittoria per Martine e per il principio di solidarietà.

La vicenda giudiziaria di Martine era iniziata nel luglio del 2017 quando aveva accompagnato due ragazzi guineani di 15 anni alla polizia di frontiera affinché venissero presi in carico dai servizi sociali francesi.  I due minori erano stati rimandati a piedi in Francia dalla polizia italiani che li aveva intercettati al confine.

Dopo l’assoluzione da parte della Corte di Nizza, il procuratore generale di Aix-en-Provence aveva presentato ricorso contro questa decisione fissando quella che avrebbe dovuto essere l’udienza prevista per l’8 luglio 2020.

Sono sollevata. Sono sempre stata convinta di essere dalla parte della regione, e di avere il diritto di aiutare questi minori. Di fronte a violazioni dei diritti umani ho fatto e farò sempre il mio dovere di cittadina. Chi ha vinto oggi è la solidarietà” ha commentato Martine.

Lola Schulmann responsabile tematica su migrazione della sezione francese di Amnesty International ha aggiunto che “ritirandosi la procura ha confermato che il processo contro Martine non aveva ragione di essere. È stata la decisione giusta: Martine così come gli altri difensori dei diritti umani sotto processo per gesti di solidarietà nei confronti di migranti e rifugiati non dovrebbero stare in tribunale“.

Martine Landry: cronologia di un’attivista per i diritti umani

2002 – Martine diventa attivista di Amnesty International Francia

2011 – Diventa referente regionale di Amnesty International Francia per Provenza- Alpi e Costa Azzurra sui temi della migrazione e incaricata di diverse missioni di osservazione sul confine franco-italiano. Martine è impegnata con diverse associazioni locali e nazionali, tra cui Anafé (Associazione nazionale per l’assistenza alle frontiere agli stranieri) di cui è socia dal 2017.

17 luglio 2017 – Quattro minori stranieri non accompagnati arrivati dall’Italia (tra cui i due all’origine del processo contro Martine) vengono ospitati da Cedric Herrou che inoltra una richiesta di assistenza ai servizi sociali deputati regolarmente ricevuta.

24 – 28 luglio 2017 – Il domicilio di Cedric a Breil-sur-Roya viene perquisito. I migranti che si trovano lì vengono rispediti in Italia via Mentone, gli adulti in autobus e i minori nelle camionette della polizia. Martine è testimone alla stazione di Mentone del respingimento di tre minori sul treno in direzione Ventimiglia.

31 luglio 2017 – Martine si reca alla polizia di frontiera a Mentone a seguito dell’arresto di undici migranti. Lo stesso giorno viene convocata per un’audizione presso la polizia di Mentone fissata per il 2 agosto.

2 agosto 2017 – Viene sentita dalla polizia giudiziaria di Mentone.

3 agosto 2017 -Riceve una convocazione per l’udienza al tribunale di Nizza che avrà luogo l’8 gennaio 2018, per essere giudicata sui seguenti fatti: “Di avere il 28/07/2017 a Mentone (Alpi Marittime) facilitato con aiuti diretti l’ingresso di due minori stranieri in situazione irregolare: nella fattispecie di avere preso in carico i minori dal posto di frontiera sul versante italiano a quello sul versante francese”.

8 gennaio 2018 – Martine deve essere giudicata dal tribunale di Nizza. Una delegazione di Amnesty International Francia è al suo fianco per sostenerla e testimoniare al processo. Il tribunale sospende l’udienza per studiare il dossier, in particolare in merito alla richiesta di protezione inoltrata ai servizi sociali. Dopo l’annuncio del rinvio del processo Martine commenta i 22.000 messaggi di solidarietà ricevuti da attivisti e attiviste di tutta Europa “Mi tocca il cuore vedere tutte queste persone che si mobilitano per difendere i diritti di tutti”.

14 febbraio 2018 – La storia si ripete. Il tribunale di Nizza decide di rinviare l’udienza all’11 aprile, per raccogliere nuovi elementi.

2 marzo 2018 – Martine pubblica un articolo sulla criminalizzazione della solidarietà sul sito Nouveau Magazine litteraire.

11 aprile 2018 – A causa dello sciopero di avvocati e magistrati il processo è nuovamente rinviato al 30 maggio.

30 maggio 2018 – Si tiene l’udienza. Viene chiesta l’assoluzione.

13 luglio 2018 – Il tribunale conferma l’assoluzione, per il sollievo di tutti i famigliari, amici e attivisti. Sollievo che dura solo un attimo.

27 luglio 2018 – La procura generale di Aix-en-Provence decide di fare appello fissando l’udienza l’8 luglio 2020.

7 luglio 2020 – La procura ritira l’accusa. Martine è definitivamente assolta.