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Amnesty International considera insufficiente la proposta di riforma del sistema di giustizia militare, presentata al Senato il 18 ottobre, in quanto contempla solo alcuni reati e non modifica le procedure d’indagine sulle denunce relative a violazioni dei diritti umani.
La proposta di riforma, infatti, prevede che i processi a carico di militari possono essere svolti da tribunali civili se relativi a tre reati: sparizione forzata, tortura e stupro. Così la riforma sembrerebbe voler lasciare affidati alla giustizia militare i procedimenti su gravi violazioni dei diritti umani riconosciute negli strumenti internazionali, come le esecuzioni extragiudiziarie, la detenzione arbitraria, il genocidio e altri crimini contro l’umanità.
Amnesty International chiede al governo messicano di modificare il codice penale militare tenendo anche conto delle osservazioni rivolte dalla Corte interamericana dei diritti umani. Solo così verrà dimostrato l’impegno contro l’impunità per gravi violazioni dei diritti umani e il Messico adempierà ai suoi obblighi in materia di diritti umani.