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La Commissione per la verità e la giustizia, creata nel 2018 dal governo del presidente messicano Lopez Obrador, ha concluso che la sparizione forzata di 43 studenti, nel settembre 2014, fu “un crimine di stato”.
Il 26 settembre 2014, 43 studenti della scuola normale “Isidro Burgos” di Ayotzinapa furono rapiti e fatti sparire mentre si stavano recando a una manifestazione che commemorava la strage di Tlatelolco del 2 ottobre 1968.
A seguito delle conclusioni della Commissione sono stati emessi 64 mandati di arresto a carico di responsabili dell’esercito e di agenti delle forze di polizia. Agli arresti è finito anche Jesus Murillo Karam, il procuratore generale cui erano state affidate le prime indagini.
Più volte, nel corso degli anni, Amnesty International aveva denunciato insabbiamenti e depistaggi nelle indagini e accusato le autorità di non voler fare luce sulla sparizione dei 43 studenti.
Ora, l’organizzazione per i diritti umani sollecita le autorità messicane a fare tutto il possibile per chiarire definitivamente le responsabilità, localizzare i resti degli studenti, riparare integralmente il danno subito e garantire che fatti gravissimi del genere non si ripetano.