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A seguito dell’annuncio di Microsoft, attraverso un post, dell’avvio di un test sulla crittografia che riguarderà alcuni utenti di Skype, il direttore del programma Tecnologia e diritti umani di Amnesty International Joshua Franco ha rilasciato questa dichiarazione:
“Oggi Microsoft ha fatto un primo passo avanti per rafforzare le sue responsabilità in materia di diritti umani. La crittografia è uno strumento fondamentale per proteggere il diritto alla privacy e la libertà d’espressione degli utenti di Internet. Le ricerche condotte da Amnesty International hanno rivelato che molte aziende stanno lasciando indifesi i loro utenti”.
“Ora è arrivato il momento che Microsoft prenda sul serio la questione della privacy dei suoi utenti e che preveda automaticamente la crittografia su tutte le comunicazioni via Skype”.
“Le aziende che non prevedono una crittografia completa stanno di fatto consegnando le chiavi alla criminalità informatica e all’invadente sorveglianza degli agenti statali. Poiché la comunicazione si trasferisce sempre più online, le aziende devono dimostrare di stare dalla parte dei diritti umani: il futuro della libertà d’espressione è, almeno in parte, nelle loro mani”.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 12 gennaio 2018
Per interviste:
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