Migranti, 2 anni di accordo Ue-Turchia: “Porre fine alla miseria che ha prodotto”

15 Marzo 2018

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Il prossimo 18 marzo scandirà il secondo anno di accordo tra Europa e Turchia in tema di migranti: l’intesa raggiunta prevede che i richiedenti asilo e i migranti arrivati sulle isole della Grecia siano rispediti in Turchia.

“L’accordo Ue-Turchia rappresenta perfettamente l’attuale politica europea in materia d’immigrazione, sintetizzabile con la frase ‘lontano dagli occhi, lontano dal cuore’. Migliaia di persone sono trattenute in condizioni squallide sulle isole greche con l’obiettivo di rimandarle in Turchia. Dato che non sono più prossime alle loro porte di casa, per i leader europei è conveniente ignorarle e celebrare l’accordo come un successo”, ha detto Irem Arf, ricercatrice di Amnesty International sull’immigrazione.

In assenza di alternative legali e sicure migliaia di persone continuano a ricorrere a percorsi insicuri e ai trafficanti, i cui affari l’accordo Ue-Turchia pretendeva di stroncare, per raggiungere l’Europa.

Chiediamo che i richiedenti asilo che stanno soffrendo sulle isole greche siano urgentemente trasferiti sulla terraferma e che gli altri paesi europei mantengano gli impegni presi su reinsediamenti e ricollocamenti.

“Erigere muri visibili o invisibili non fermerà le persone che cercano di riprendere a vivere in condizioni di sicurezza. I leader europei devono rispettare quanto hanno promesso e accogliere i rifugiati dalla Turchia e dagli stati membri della frontiera dell’Unione europea, ossia Grecia e Italia”, ha concluso Irem Arf.