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Amnesty International, Human Rights Watch e FairSquare hanno sollecitato le aziende partner e gli sponsor, 14 tutto, dei mondiali di calcio che inizieranno a novembre in Qatar, a premere sulla Federazione internazionale delle associazioni calcistiche (Fifa) e sul governo locale affinché risarciscano i lavoratori migranti e le loro famiglie che hanno subito danni, anche mortali, mentre contribuivano alla preparazione del campionato del mondo.
Da quando, a giugno, le tre organizzazioni hanno scritto alle aziende partner e agli sponsor, quattro di loro (AB InBev/Budweiser, Adidas ,Coca-Cola e McDonalds’) hanno espresso sostegno alla richiesta di risarcimenti. Le altre dieci – Visa, Hyundai-Kia, Wanda Group, Qatar Energy, Qatar Airways, Vivo, Hisense, Mengniu, Crypto e Byju’s – non hanno risposto.