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In Colombia, è iniziata l’applicazione dell’accordo di pace tra il governo e le Forze armate rivoluzionarie di Colombia e sono partiti i negoziati con l’Esercito di liberazione nazionale dopo che questo gruppo armato ha rilasciato uno dei suoi ostaggi di alto profilo.
Eppure, per i difensori dei diritti umani non è cambiato nulla: solo nel mese di gennaio ne sono stati assassinati 10, il doppio della media mensile del 2016.
Amnesty International aveva ammonito che gli accordi di pace non avrebbero migliorato la situazione dei diritti umani se non fossero stati affrontati i problemi legati alle lotte per i diritti sulla terra e la tutela dell’ambiente contro lo strapotere degli interessi politici ed economici locali, spalleggiati dalle formazioni paramilitari.
Le attività dei paramilitari risultano in aumento soprattutto nelle regioni di Urabá e di Valle del Cauca.