Morte di Gerry McKerr, vittima di tortura in Irlanda del Nord nel 1971

22 Marzo 2015

Tempo di lettura stimato: 2'

Amnesty International è profondamente addolorata per la morte di Gerry McKerr, annunciata lo scorso 19 marzo. Gerry McKerr era uno dei quattordici ‘incappucciati’, arrestato e torturato dalle forze di sicurezza in Irlanda del Nord nel 1971.

A dicembre 2014, Gerry McKerr aveva partecipato ad alcuni eventi organizzati da Amnesty International a Dublino e Belfast nell’ambito della campagna per la riapertura del caso Irlanda vs Regno Unito dinanzi alla Corte europea dei diritti umani. In quel mese, infatti, il governo irlandese aveva annunciato che avrebbe chiesto il riesame di una decisione emessa nel 1978 dalla corte di Strasburgo dopo che erano emerse nuove prove secondo le quali le autorità britanniche avevano tenuto nascosto informazioni vitali.

Colm O’Gorman, direttore esecutivo della sezione irlandese di Amnesty International ha dichiarato: ‘Amnesty International esprime il suo cordoglio più sincero alla famiglie e agli amici di Gerry McKerr. Più di quarant’anni fa, Gerry McKerr fu torturato dalle forze di sicurezza britanniche. Ma invece di piegarsi, insieme agli altri ‘incappucciati’ divenne un infaticabile combattente per la giustizia e non si arrese mai, fino alla morte‘.

Patrick Corrigan, direttore del programma Irlanda del Nord di Amnesty International, ha aggiunto ‘Uno dei maggiori rimpianti di Gerry McKerr era che il verdetto viziato del caso degli ‘incappucciati’ fu utilizzato per aprire la strada alla tortura di altri prigionieri in tutto il mondo. Seppure Gerry non è vissuto fino ad ottenere giustizia, l’ha vista profilarsi all’orizzonte. Noi confidiamo che, a tempo debito, la Corte europea proverà la fondatezza degli sforzi di Gerry e degli altri nell’opporsi alla tortura approvata dallo stato‘.