“Ero condannato a morte. Senza le lettere di Amnesty non sarei mai stato liberato”

20 Giugno 2015

Azione di AI in Togo per la campagna Stop torture in Nigeria

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Avevo 16 anni quando mi hanno arrestato, torturato e messo in cella. Poi mi hanno condannato a morte. Senza le migliaia di lettere in mio favore, non avrei mai ritrovato la libertà“.

Dal 3 giugno la vita di Moses Akatugba è cambiata e questa volta in positivo. Dieci anni fa era stata completamente stravolta: aveva 16 anni, aspettava i risultati degli esami a scuola, quando è stato costretto a conoscere la brutalità del carcere, l’orrore della tortura, la paura della morte imminente.

Nel 2005 è stato arrestato perché, secondo l’esercito nigeriano, aveva rubato tre cellulari. Torturato, costretto a firmare due confessioni su reati che non ha commesso, è stato condannato a morte.

Ma il nostro decennale lavoro per Moses ha contribuito a salvare la sua vita. Il 28 maggio 2015, il governatore dello stato del Delta ha annunciato la concessione della grazia. Dal 3 giugno dello stesso anno Moses è un uomo libero. Una vittoria importante, ottenuta grazie a chi sostiene i diritti umani.