“Muslim ban”: il Congresso Usa deve annullarlo

26 Giugno 2017

Donald Trump - © Alex Wong/Getty Images

Tempo di lettura stimato: 3'

La Corte suprema degli Usa ha annunciato che il “Muslim ban” può essere applicato, ma che esaminerà eventuali profili di discriminazione.

Una decisione che Margaret Huang, direttrice generale di Amnesty International Usa ha commentato in una nota ufficiale invocando l’intervento del Congresso: “Non dev’essere permesso che questo decreto intollerante torni in vigore. Il Congresso deve agire immediatamente e dichiararlo nullo una volta per tutte. È stato chiaro sin dall’inizio che siamo di fronte a un atto politico discriminatorio“.

FIRMA ORA L’APPELLO>

Muslim Ban: la storia del decreto

Il tormentato percorso di entrata in vigore del “muslim ban” è iniziato a fine gennaio con il primo intervento in materia del presidente Trump. Dopo pochi giorni dalla sua entrata in vigore la corte d’appello federale del IX circuito che ha confermato la sospensione del divieto.

L’ostinazione dell’amministrazione Trump ha prodotto a marzo una versione rivista e corretta del decreto che la Corte degli appelli del IV Circuito ha nuovamente bloccato.

Ripristinare qualsiasi parte del decreto riporterebbe il caos negli aeroporti del paese e dividerebbe le famiglie – ha commentato Huang –. Invece di proteggerli, questo bando ha demonizzato milioni di innocenti e procurato ansia e incertezza a chi vuole visitare un parente, lavorare, studiare, tornare nel paese che sente come suo o semplicemente viaggiare senza avere paura“.

Gli effetti del decreto Trump

Le violazioni del diritto internazionale e i danni causati alle persone colpite divieto di viaggio imposto dal presidente degli Stati Uniti nei pochi giorni durante i quali è già stato in vigore sono documentati dalla ricerca “La mia famiglia era sotto shock – I danni provocati dal decreto del presidente Trump sul divieto di viaggio negli Usa”.

Il documento, redatto insieme al CLEAR Project (Creating Law Enforcement Accountability & Responsibility) della Facoltà di Giurisprudenza della City University di New York, spiega come il divieto di viaggio imposto dal presidente Trump sia contrario al diritto internazionale dei diritti umani in quanto viola trattati che gli Usa sono obbligati a rispettare.

Basato su 30 interviste, il documento illustra i costi umani della misura intrisa di fanatismo anti-islamico voluta dall’amministrazione Trump: famiglie separate, progetti coltivati a lungo bruscamente interrotti, enorme sofferenza emotiva.

Scarica ora il documento completo>