Myanmar, Amnesty International: il divieto di ingresso al funzionario delle Nazioni Unite è “vergognoso”

20 Dicembre 2017

© Andrew Stanbridge / Amnesty International

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In relazione alla notizia che le autorità di Myanmar hanno negato l’accesso al Relatore speciale delle Nazioni Unite Yanghee Lee, James Gomez, direttore di Amnesty International per l’Asia sudorientale e il Pacifico, ha dichiarato:

“La decisione del governo di Myanmar di vietare l’ingresso nel paese al Relatore speciale è scandalosa. È un’ulteriore indicazione che le autorità faranno tutto il possibile per evitare il controllo internazionale sul loro record nei diritti umani”.

“In un momento in cui le forze di sicurezza sono accusate di crimini contro l’umanità nella loro feroce campagna contro i rohingya, l’accertamento delle responsabilità per le violazioni dei diritti umani è di fondamentale importanza. La comunità internazionale deve esortare le autorità a consentire l’ingresso a Yanghee Lee. Sono le persone comuni e le vittime di violazioni dei diritti umani quelli che continuano a soffrire”, ha aggiunto.

L’esercito di Myanmar sostiene di non aver fatto nulla di male negli ultimi mesi. Se così fosse, le autorità non dovrebbero avere nulla da nascondere: perché stanno negando l’accesso a investigatori indipendenti e imparziali?”, ha concluso Gomez.

FINE DEL COMUNICATO

Roma, 20 dicembre 2017

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