Negata a una blogger la libertà di lasciare Cuba

13 Ottobre 2009

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(14 ottobre 2009)

Amnesty International ha chiesto al governo cubano di abolire le restrizioni al viaggio della blogger cubana Yoani Sánchez, a cui è stato impedito di recarsi a New York per ricevere un premio giornalistico internazionale.

L’ufficio immigrazione ha appena confermato che non mi è permesso lasciare il paese‘- ha scritto Yoani Sánchez sulla sua pagina di Twitter il 12 ottobre.

Questa è la quarta volta, negli ultimi due anni, che viene negato a Yoani Sánchez l’autorizzazione a lasciare Cuba.

Alla blogger di Generation Y, blog sul quale Yoani Sánchez scrive della vita quotidiana a Cuba e che viene visitato da circa un milione di persone al mese, è stato assegnata la menzione speciale del premio Maria Moors Cabot, il più antico premio internazionale in giornalismo. Yoani Sánchez avrebbe dovuto ritirare il premio oggi, mercoledì 14 ottobre, presso la Columbia University, a New York.

Le autorità cubane spesso negano i visti per lasciare il paese e impediscono l’uscita a quelle persone che, come Yoani Sánchez, criticano il governo‘ – ha affermato Kerrie Howard, vicedirettrice del Programma Americhe di Amnesty International. 

Le restrizioni alla libertà di movimento, poste in essere attraverso il diniego del visto a Yoani Sánchez, rappresentano una misura punitiva non giustificata per il suo pacifico esercizio del diritto alla libertà di espressione e di associazione‘ – ha proseguito Howard.
 
A maggio, le autorità cubane avevano negato a Sánchez il permesso di recarsi a Madrid per ricevere un premio per il giornalismo digitale. Yoani Sánchez è nota per le sue schiette posizioni a favore della libertà di espressione e del libero accesso a Internet. Il suo blog, Generation Y, è stato bloccato saltuariamente dalle autorità e al momento non può essere letto a Cuba.

Ulteriori informazioni

I cubani che vogliono viaggiare devono ottenere un visto chiamato ‘carta bianca’ (tarjeta blanca). Sebbene Raúl Castro abbia annunciato nel 2008 che il governo avrebbe ridotto le restrizioni alla circolazione dei suoi cittadini, la situazione non sembra stia cambiando per i giornalisti indipendenti, i difensori dei diritti umani e gli attivisti politici, a cui è stato impedito di lasciare il paese per essere presenti a eventi all’estero. 
 
Nel 2008, alla blogger Yoani Sánchez è stato negato il permesso di lasciare Cuba per ricevere il premio Ortega y Gasset per il giornalismo digitale. Nel 2005, ai rappresentanti delle Donne in bianco, un’organizzazione formata da parenti e amiche delle 75 persone arrestate nella repressione del marzo 2003, non è stato permesso di viaggiare per ricevere il premio Sakharov per la libertà di pensiero del Parlamento europeo. A Oswaldo Payá Sardiñas, uno dei leader di Progetto Varela, è stato assegnato il Premio Sakharov nel 2002, ma non è potuto andare a Strasburgo per riceverlo.