Nicaragua, in aumento violenza e repressione di stato: il rapporto

25 Giugno 2018

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Il Nicaragua rimane avviluppato in un continuo ciclo di violenza, nonostante i numerosi tentativi di dialogo promossi dalla società civile e le richieste delle organizzazioni internazionali di porre fine alle gravi violazioni dei diritti umani commesse dallo stato e dai gruppi affiliati.

Continuiamo a monitorare e a denunciare la grave crisi dei diritti umani in corso nel paese e che è in grado di confermare che nelle ultime settimane la repressione e la violenza di stato sono aumentate.

Secondo il Centro nicaraguense per i diritti umani (Cenidh), il numero delle persone assassinate, per lo più ad opera della polizia e dei gruppi armati filo-governativi, è salito a oltre 190. Proseguono le intimidazioni nei confronti dei giornalisti e dei difensori dei diritti umani, così come le restrizioni all’accesso al diritto alla salute dei manifestanti feriti.

Il governo del presidente Ortega deve immediatamente ordinare la fine della repressione, ordinare alla Polizia nazionale e ai reparti antisommossa di aderire rigorosamente agli standard internazionali sul legittimo uso della forza e smantellare i gruppi armati filo-governativi. Inoltre, è fondamentale che il Nicaragua rispetti gli standard internazionali sulla protezione dei diritti umani senza alcuna distinzione e prenda provvedimenti per porre termine alla violenza.

Nelle ultime settimane il numero delle persone curate per ferite da armi da fuoco è aumentato mentre è quasi pari a zero quello delle persone ricoverate perché colpite da proiettili di gomma. Riteniamo che l’intenzionale strategia dello stato di usare la forza letale sia stata applicata ancora di più e lo abbiamo denunciato nel rapporto “Sparare per uccidere”.

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cifre

Chiediamo l’immediato intervento del Gruppo interdisciplinare di esperti indipendenti affinché svolgano un’indagine approfondita sulla violenza e sulle gravi violazioni dei diritti umani in corso dal 18 aprile.

Consideriamo fondamentale l’ingresso privo di ostacoli nel paese per le organizzazioni internazionali e chiede al governo di garantire pieno accesso all’Ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani, che ha recentemente ottenuto il permesso di visitare il paese, in modo che possa svolgere liberamente le sue attività di documentazione sulle violazioni dei diritti umani.

Il 22 giugno, la Commissione interamericana sui diritti umani sottoporrà al Consiglio permanente dell’Organizzazione degli stati americani (Osa) il suo rapporto finale sulla recente visita in Nicaragua e sulle gravi violazioni dei diritti umani che ha documentato.

Questa è un’opportunità per gli stati membri dell’Osa di ribadire la ferma posizione regionale di condanna per le violazioni dei diritti umani e per le responsabilità dello stato nicaraguense.