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Amnesty International ha sollecitato il governo nigeriano ad agire per impedire ulteriori attacchi alle scuole e proteggere le vite e il diritto all’istruzione dei bambini.
L’appello è arrivato all’indomani dell’attacco, compiuto da un gruppo armato islamista il 6 luglio 2013 contro una scuola media di Mamudo, nei pressi di Potiskum, nello stato nordorientale di Yobe. Prima che l’edificio venisse incendiato, gli aggressori avevano ucciso 29 studenti e un insegnante. Non si ha ancora notizia di decine di studenti fuggiti nella boscaglia dopo l’attacco.
‘La protezione dei bambini è fondamentale e il governo nigeriano ha il dovere di garantire che il settore educativo del paese non sia ulteriormente sottoposto a intimidazioni e attentati mortali contro gli studenti, gli insegnanti e gli edifici scolastici’ – ha dichiarato Lucy Freeman, vicedirettrice del Programma Africa di Amnesty International.
Non è ancora chiaro di chi sia la responsabilità dell’attacco, anche se il gruppo armato islamista Boko Haram (il cui nome completo si traduce ‘L’educazione occidentale è proibita’) si è dichiarato autore di numerosi, precedenti, attacchi alle scuole.
Dall’inizio del 2013, circa 30 scuole sono state incendiate, distrutte o danneggiate da persone sospettate di far parte di Boko Haram, nel solo stato di Bomo. Negli attacchi, sono stati uccisi insegnanti, di fronte ai loro alunni. Molte scuole sono state costrette a chiudere.