Nigeria, liberare le studentesse sequestrate il 15 aprile da boko haram

5 Maggio 2014

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L’autobomba  fatta esplodere in un sobborgo della capitale Abuja la notte tra il 1° e il 2 maggio ha mostrato una volta di più il disprezzo che nutrono per la vita umana i gruppi armati islamisti che operano in Nigeria.

Nei primi tre mesi del 2014 oltre 1500 civili sono stati assassinati in Nigeria, nel contesto di uno scontro armato che oppone le forze di sicurezza ai gruppi armati islamisti, che operano principalmente nel nord-est del paese ma che periodicamente lanciano attacchi contro la capitale Abuja e in altre zone del paese.

Nel frattempo, continua il sequestro di oltre 200 studentesse, rapite insieme a decine di altre il 15 aprile a Chibok. In un video reso noto il 5 maggio, il gruppo armato islamista Boko Haram ha annunciato che le liceali saranno ‘vendute al mercato in nome di Allah’ come schiave o spose.

Amnesty International è accanto alle madri, alle donne e agli altri cittadini della Nigeria che chiedono il rilascio delle studentesse e la fine degli attacchi dei gruppi armati islamisti contro i civili.

Amnesty International ha realizzato un sito che indica gli attacchi di boko haram a scuole, insegnanti e studenti negli stati del nord-est della Nigeria. Naviga il sito