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Amnesty International ha sollecitato le autorità cinesi a rilasciare immediatamente il Nobel per la pace 2010 Liu Xiaobo, in carcere dal 2009 e al quale è stato diagnosticato un tumore al fegato in fase avanzata.
Liu è attualmente ricoverato in ospedale, in regime di libertà condizionata.
“Lui Xiaobo non avrebbe mai dovuto essere messo in carcere. Ora, oltre al danno di otto anni di carcere, ecco la beffa di una diagnosi terribile. Le autorità cinesi devono garantire che riceva cure mediche adeguate, possa vedere i suoi familiari e ottenga, così come tutti coloro che sono in prigione solo per aver esercitato i loro diritti umani, un rilascio immediato e incondizionato“, ha dichiarato Patrick Poon, ricercatore di Amnesty International sulla Cina.
“Chiediamo inoltre alle autorità cinesi di porre fine al vergognoso e illegale provvedimento che obbliga Liu Xia, moglie di Liu Xiaobo, agli arresti domiciliari e di garantire che lei possa ricevere visite, muoversi liberamente e ricongiungersi al marito“.